C’è una vecchia valigia in soffitta. È una valigia semplice, di quelle da poveri, di quelle che non si usano più.
Una vecchia valigia piena di polvere e sbeccature, ma forse anche dell’essenza dei sogni che qualcuno ha portato con sé, fra le pieghe della biancheria di cotone grezzo, dal profumo di cenere e fiori di lavanda.
Forse contiene tracce del sudore e della fatica, o di una lettera scritta a mano, con una calligrafia incerta e sbavata da un po’ di inchiostro. Forse è una valigia che ha visto grandi amori e condiviso belle amicizie, passioni, orgoglio, tratti di strada, partenze o addii, silente guardiana, compagna per qualcuno di un tratto di viaggio.
Soffio via la polvere che si disperde in una nuvola di granelli microscopici lasciandomi qui con questa valigia che sarà anche parte del mio prossimo viaggio. Adesso è mia.
Giovanna Zerbin
Nella foto una vecchia valigia trasformata in porta bomboniere vintage da Giovanna Zerbin