Dialogo con l’Anima

-Ciao Anima, ma tu che lingua parli?

-La mia, che è uguale alla tua, perché?

-Perché a volte non capisco… perché?

-Non è la mia lingua che non conosci, non capisci la vibrazione delle mie parole, anche se suonano come quelle che usi tu. È come se a cantare la stessa canzone sono due diversi cantanti, un soprano e un tenore, le parole sono le stesse ma arrivano all’ascoltatore in modo diverso.

-Allora la vedo dura capirti…

-Serve solo un po’ di allenamento. Possiamo cominciare!

-Cosa vuoi dirmi?

-Vorrei che spegnessi la mente, chiudessi gli occhi e immaginassi di trovarti in una grotta, calda ed accogliente, dove ti senti protetta e al sicuro. Ascolta il tuo respiro e senti il battito del cuore. Cosa ti dicono? Com’è il tuo respiro?

-Affaticato, pesante

-E il battito del tuo cuore?

-Debole e irregolare.

-Sdraiati adesso, pensa di essere al mare. Il sole scalda la tua pelle, l’aria l’accarezza. Senti il profumo della salsedine e il rumore delle onde. Va meglio adesso?

-Sì.

-Come sono respiro e battito?

-Più regolari. Il respiro più lungo, il battito più deciso.

-Bene, ora ascoltati. Ogni volta che nella giornata avviene un cambiamento, fai un check di cuore e respiro. Se non sono regolari, fermati e aggiustali prima di fare qualsiasi altra cosa. Con il tempo ti verrà automatico e saprai sempre riconoscere ciò che va bene e ciò che non va bene per te. Ci vuole pratica. Porta pazienza se i primi giorni te le dimentichi… practice makes perfect.

-Lo diceva sempre la mia prof d’inglese del liceo.

-Lo so, me lo ricordo. Anche se tu non te ne accorgi, io sono sempre con te, da qualche centinaio di anni, in tutte le vite che hai vissuto.

-E quali sarebbero queste vite? Cosa mi puoi dire?

-Ti è sempre piaciuto avere vite complicate, infelici, in cui sacrificarti per il bene di altri, salvo poi pentirti. Perché quando scegli la tua vita sei consapevole di quello che ti aspetta, poi quando la vivi, non ti ricordi che lo hai scelto tu e ti lamenti e ti piangi addosso.

-Non mi sto piangendo addosso.

-Sì. Stai dando la colpa ad un’altra persona di quello che ti succede, ma ti succede quello che hai scelto tu.

-Allora è colpa mia?

-No, non è questione di colpa, ma di scelte. Scelte fatte prima di incarnarti in questo corpo e in questa vita. Scelte fatte per imparare lezioni ed evolvere. Non si impara dagli altri, dalle parole che ci dicono. Si impara da ciò che ci risuona tra le tante cose che ascoltiamo, vediamo, percepiamo. Si impara ascoltando noi stessi e l’effetto che ci fanno, osservando le nostre reazioni ed emozioni, che non siamo noi. Io sono eterna ed immutabile, ferma e centrata. Quello che cambia è opera della tua dimensione terrena, e della tua mente. Ma se ti guardi dentro e ti ascolti, potrai riconoscere ciò che è mutevole e terreno da ciò che è eterno e animico. Mi segui ancora?

-Più o meno. Perché mi stai parlando proprio adesso?

-Perché la tua vita è a un bivio. È il momento delle scelte che stai preparando da anni. È il momento di tornare chi sei veramente e non chi hai voluto credere di essere. Sei pronta?

-Per niente.

-Bugia. Sei pronta ma vuoi che qualcuno lo faccia per te, o ti dia una mano a farlo. Brutte notizie: chi poteva fare qualcosa per te lo ha già fatto: tua madre, tuo padre, tua sorella, tuo marito, i tuoi ex, e tutte le persone che hanno avuto un ruolo nella tua vita. Come vedi, se ne sono andati quasi tutti, hanno assolto il loro compito. Sei sola. Non rattristarti, non è una brutta cosa. È un bene. Sei l’unica che può salvarti da te stessa. E hai la capacità e la forza per farlo. Adesso. Hai avuto chi ti ha dato delle dritte, hai avuto ottimi insegnanti, ma è tempo di mettere in pratica gli insegnamenti e trasformarli. Preparati ad un’esperienza meravigliosa. Non posso prometterti che non sarà ancora doloroso, ma ti porterà a stare bene. A essere la luce che hai dentro, l’amore che emani, l’unità di maschile e femminile che sei sempre stata e che ti hanno fatto credere fosse giusto separare. Ripeti il tuo mantra madre e vivi, libera di essere te stessa.

-Anima, ho bisogno che tu mi aiuti a rivivere la mia vita con i tuoi occhi ed il tuo punto di vista. Che mi aiuti a capire come le persone che ho amato e che amo, ma che mi hanno abbandonato o fatto soffrire, mi abbiano anche aiutato ad evolvere, come dici tu. E se tra queste, c’è qualcuno che ritornerà quando sarò pronta.

-Sapevo che me l’avresti chiesto. Anche se speravo che quest’ultima frase me la risparmiassi. So a chi ti riferisci e conosciamo tutte e due la risposta. Due anime legate dal karma si ritrovano sempre, quindi la risposta è sì. Non posso dirti quando e come, ma naturalmente è un sì. Vi ritroverete, forse in questa vita, o forse nelle prossime. Vi ritroverete come amanti, madre e figlio, fratello e sorella, chissà cosa sceglierete di essere di volta in volta. E vi amerete e vi odierete finché non vi sarete insegnati tutto quello che dovrete, come vi siete promessi.

Cosa ti ha insegnato lui in questa vita? Ad amarti così come sei, a non nascondere la tua femminilità ma ad esaltarla.
Ti ha corteggiata, adulata, sgridata, provocata, ti ha risvegliata dalla morte dei sensi in cui ti eri abbandonata, dalla passività e dalla pigrizia di una vita monotona e ripetitiva.
Ti ha fatto ritrovare la gioia di osservare un tramonto, ti ha insegnato a riconnetterti con la natura, a fluire come un fiume, a liberare la tua creatività, ad usare le tue mani e la tua bocca per dare piacere, a prenderti i tuoi spazi e lasciare che gli altri facciano la loro vita e tu la tua.
Ti ha insegnato a trovare la pace dentro di te, ad amare la vita qualunque cosa accada, a non combattere quando sai già che perderai, ma assecondare ciò che non puoi cambiare e usarlo a tuo vantaggio.
Ti ha insegnato che le tue gabbie te le sei create da sola, e lui non ha fatto niente per aiutarti a romperle, è vero, ti ha solo dato la consapevolezza che puoi, se vuoi.

Per lui sei pronta da 20 anni a essere chi sei. Ma tu hai scelto di essere un’altra. E allo stesso modo da oggi, domani o quando vorrai, potrai tornare ad essere te stessa, a viverti, a stupirti, a camminare sorridendo verso la vita che ti aspetta ancora da vivere, nella gioia e nel dolore, nella pienezza e nel vuoto di te, nell’abbondanza e nella miseria, in tutti gli opposti che un giorno si annulleranno nell’universalità della tua divinità.
Ti ha insegnato a non vergognarti di nulla, a non nasconderti mai, perché se fai quello che senti giusto non ti devi giustificare con nessuno. Ammettilo, te lo ha detto, ti ha mostrato come fare. Ma tu non hai voluto. Hai le tue motivazioni, non ti sto giudicando. Ma è così o no? Ti amo, ti amo, ma quando ti ha chiesto di andare da lui avevi sempre una scusa per non farlo. Non eri pronta. Hai colto l’insegnamento ma non eri pronta a metterlo in pratica. Hai sempre rimandato.
E adesso?
Lui non c’è e non ti può più aiutare. Ma tu sai come fare, anche senza di lui. Anzi meglio, così non ti viene neanche in mente di chiedergli aiuto.
Ce la vediamo io e te. Lavora con Enrica e con chi vuoi, ma soprattutto con te stessa. Fai pace con me, amami, non rinnegarmi.
Sono la tua parte eterna e se non mi dai retta con le buone sai che passo alle maniere forti. Non mi provocare… ci siamo capite?
Ti faccio un po’ paura?

-Per niente!

-Peccato, ci ho provato.

-Se faccio la brava cosa vinco? L’amore vero?

-Ancora…

-Sto scherzando…

-C’è sempre un fondo di verità nello scherzo… so che è quello che vuoi, nonostante tutto. Ma non troverai l’amore vero se prima non troverai te stessa. Davvero, questa volta. È il momento, qui e ora, per essere chi sei davvero, assecondare i cambiamenti che stanno accadendo nella tua vita e credere in te stessa e nel massimo bene che è destinato a te. Affidati all’universo. Dormi bene stanotte con queste parole impresse nella mente: l’universo ti ama, la tua anima ti ama, il tuo vero amore ti ama. Se adesso è lontano lo è per amore, per il tuo bene.
Domani continueremo il nostro dialogo.

Simona Argiolas

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